domenica 29 aprile 2012

Orgasmo digitale!

Calma! Non è un post pornografico. Non mi riferisco alle mie capacità di titillare il mouse né ad una eventuale manipolazione di fronte a qualche sito vietato ai minori. Qui l'esclamazione del titolo sta ad indicare una immensa soddisfazione raggiunta grazie alle riuscite modifiche apportate a questo blog e alla pubblicazione del primo capitolo del racconto a cui stavo lavorando.
Chi mi legge da un po' conosce le mie difficoltà nel gestire le astrusità tecnologiche e quindi realizzare ciò che ho appena finito di fare mi rende molto orgoglioso (qualcuno mi ha già detto che dovrei sentirmi "orgoglione" visto che trova non sia nulla di così eclatante...)!
Sono riuscito ad aggiornare le pagine dei racconti togliendo la divisione in capitoli che bloccava la creazione delle nuove, ho pubblicato l'inizio di un nuovo racconto che potete leggere cliccando sul link "Senz'anima" oppure cliccando QUI e infine ho creato una pagina dalla quale chiunque possa scaricare gratis in formato pdf i miei racconti già pubblicati in questo blog!
Capisco che per chi sia nato dopo la caduta del muro di Berlino queste possano sembrare banalità, ma data l'inutile complicanza proposta dai tanti programmatori che creano gli applicativi necessari a queste gestioni, chi come me ha studiato sul sussidiario e non davanti ad uno schermo esce tronfio da una simile opera e si bea del proprio ego.
Download

Ok, non ho salvato il mondo. Ma almeno ora avrete qualcosa di carino da leggere a costo zero sul vostro tablet. ;)

mercoledì 25 aprile 2012

Oggi si festeggia la liberazione.

Cos'è la libertà?
La festività richiama ad un preciso avvenimento storico, ma il concetto di libertà è lontano dall'essere chiaro e assoluto.
Si dice che la libertà sia la possibilità di fare ciò che si vuole. Ma ogni individuo vuole qualcosa di diverso dal prossimo.
Un maniaco si può sentire libero quando mostra il pipino ad una ragazza per strada, ma così facendo limita la libertà di questa ragazza di poter camminare sola e senza pericoli. Una ragazza innamorata si sente libera nel momento in cui riesce a sposarsi con il proprio amato magari dopo una lunga battaglia intrapresa con i genitori che ostacolavano questa unione e contemporaneamente perdendo così la libertà di poter amare altri. Alcune persone si sentono libere quando sono bloccate in auto nel traffico, perché non sono costrette ad seguire i percorsi e gli orari dei mezzi pubblici. Qualche fuso di testa si sente libero quando danneggia e vandalizza beni di altri e gli altri si sentono liberi quando sparano in fronte ai fusi di testa. Una giovane coppia si sente libera quando ha ottenuto un mutuo trentennale per l'acquisto di una casa divenendo così prigioniera della banca per lunghissimo tempo.
Insomma la libertà è soggettiva e opinabile. E' auspicabile e necessaria per la propria soddisfazione, ma ha sempre un importante limite che è bene non oltrepassare: la mia personale idea di libertà non deve ledere quella altrui.
Prima di fare qualcosa che ci liberi valutiamo sempre le conseguenze che questo avrà sugli altri. E' un modo per convivere pacificamente. La guerra, piccola o grande, è dietro ad ogni azione che compiamo.
Qual'è la mia voglia di libertà più grande? Vorrei poter amare una persona e esserne ricambiato in pari misura così da divenire noi stessi prigionieri dell'altro.

La follia si contrappone alla logica in ognuno di questi pensieri.

sabato 21 aprile 2012

UCAF: Ufficio complicazioni affari facili.

Funziona!!
Grazie a Fabrizio Castelli ho scoperto che il blocco del mio blog era dovuto semplicemente all'eccesso di pagine. Ovvero blogspot prevede un numero praticamente illimitato di post, ma solo venti pagine. Quindi l'errore codice BX-... il cui numero variava sempre ad ogni tentativo e per il quale ho atteso tanti inutili giorni una risposta oltre ad avere scaricato un nuovo browser come suggeritomi da un presunto saggio -Gio- (ma lo sa Gio che non è saggio?) indicava semplicemente questo. Ora che ne ho conoscenza sto provvedendo a modificare il blog di conseguenza.
La vicenda tuttavia fa nascere una domandona profonda, mistica e filosofica di quelle tipo "l'universo ha una fine? Dio esiste? Belen aveva le mutande?" ovvero: perché anziché mettere "errore BX-..." non esce fuori un semplice "Avviso: numero massimo di pagine raggiunto"?
E' come se il vostro portatile all'accensione vi dicesse: "Impossibile eseguire l'operazione richiesta, dettagli errore: 4387u2hv347c2cunf" e si spegnesse. Vi scervellate, vi incavolate, fate ricerche in rete da un altro pc, rompete balle, balline e mongolfiere persino al vicino di casa che odiate e al quale offrite un costoso spumante per fare il simpatico nella speranza che lui sappia, consultate l'assistenza all'oneroso 199 rimanendo con l'orecchio fuso al telefono ascoltando il tema di "love story" per tredici ore consecutive poiché nessuna voce umana risponde e poi all'improvviso un passante, fermatosi davanti a voi mentre siete con la testa tra le mani in preda alla disperazione da kamikaze accasciato su una panchina al parco in attesa di roba buona dallo spacciatore di turno per porre fine alla vostra miseria, vi dice: "Oh, il tuo pc ha batteria scarica."
E ST'AGGEGGIO NON AVREBBE POTUTO DIRE SEMPLICEMENTE "LOW BATT"?!

UCAF: ce n'è almeno uno in ogni azienda del mondo e serve a dare impiego a persone altrimenti inutili a livello lavorativo a danno di chi necessita un servizio.
Non voglio polemizzare oltre, chi fosse interessato a polemiche può leggersi i miei post Procedure o Il paradosso del disoccupato e anche qualche altro più vecchio.
Semplicando (che è la cosa migliore!) la vicenda mi ha fatto riflettere un pochino su qualcosa di assolutamente materiale e tangibile che esula completamente dagli orizzonti fantastici che si prefigge il blog di uno scrittore. Esso è nato per esporre i miei racconti, ma io mi ricordo di essere anche una persona con delle conoscenze pratiche e metterle a disposizione di chi legge potrebbe essere utile nei piccoli, ma irritanti intoppi della vita quotidiana.
Sono esperto in: motori e automobili in genere, carte di credito, elettricità di base e connessioni telefoniche, elettrodomestici, il campeggio, i servizi di Sky, di Fineco, Paypal, le ricaricaribili di 3 e anche di altro che ora non mi viene in mente.   

Quindi qualora qualcuno avesse quesiti in una qualsiasi di queste questioni, quantifichi qui quel quid necessario per far quagliare il quadro. Mi sento quantomeno qualificato (non quanto Quark...) e qualche volta è una quisquilia.

Le mie esperienze passate (leggi sfighe e frustrazioni) potrebbero essere utili a qualcuno visto che anch'io a mia volta ho tratto beneficio dalle disavventure altrui. Per cui ora sono uno scrittore pratico. Quindi dovrò scrivere un manuale: quello del buonsenso.

mercoledì 4 aprile 2012

Procedure.


Ieri ho visto un film di fantascienza intitolato Source Code. Mi piace la fantascienza anche se in effetti la guardo molto per criticarla: trovo sempre delle scelte illogiche nella narrazione che fanno sorridere (per non dire che sono delle ca... volate esagerate). Errori che denotano una ricerca poco attenta e fumettistica destinata per lo più a fare spettacolo senza dare una possibile reale continuità intelligente alla trama. Io che sono un fan della saga di Star Wars e Ritorno al futuro sono il primo a criticare le loro tante buffonate che vengono spacciate per geniali trovate di sceneggiatura. A puro titolo di esempio in Guerre Stellari è assolutamente ridicolo che Obi Wan disattivi il radiofaro traente abbassando un paio di leve e nessuno sulla Morte Nera se ne accorga. Non c'è un led in plancia con la scritta "On/off"? O nella seconda parte di Ritorno al futuro quando Biff ruba la DeLorean e va nel 1955 per poi ritornare nel 2015 come nulla fosse: una volta contattato sè stesso il futuro viene cambiato in quello alternativo e ne consegue che istantaneamente tutto avrebbe dovuto trasformarsi attorno a Doc e Marty. Tanto che qualche scena dopo lo
stesso Doc conferma ciò che dico lasciando Einstein e Jennifer nel 1985 alternativo mentre tornano al 1955.
Insomma mi piace la fantascienza per smontarla. Come uno scettico del Cicap che distrugge le teorie magiche dei ciarlatani.
Ritornando al film Source Code devo dire che non mi è piaciuto. L'idea in sè non è male e anche parzialmente originale, tuttavia il fatto che il codice alla fine crei una realtà alternativa è una sciocchezza esagerata e poi trovo sempre fastidioso quell'abuso di moda splatter tuttora diffuso: il protagonista è un soldato morto al novanta percento? Ok, tragico, ma ci può stare. Ma a cosa serve far vedere che di lui è rimasto un mezzo busto sanguinolento steso in una specie di bara di vetro? Un bambino che dovesse visionare tale scena come potrebbe poi dormire la notte?
Una cosa che detesto degli effetti speciali è proprio questo riportare "fedelmente" la morte sullo schermo, come se mostrare la cosa che temiamo di più ci aiutasse a esorcizzarla. Ma a me fa solo un grande schifo.
Tornando alla trama la cosa più fantascientifica che vi ho trovato è l'ufficiale donna con cui comunica il soldato: ella si lascia intenerire da lui e a fine missione interrompe questo mega programma salvavite lasciandolo morire e disubbidendo di fatto ad una procedura militare, l'ordine del suo superiore. Come se un militare ascoltasse il suo cuore e non l'ufficiale. Non lo fanno i capiufficio... figuriamoci un militare!
Procedura. Che parolona. Ho girato tanti uffici e diversi impieghi e in tutti ho sempre trovato dozzine di procedure da imparare, affrontare e magari anche sconfiggere. Sì, perché se da un lato le procedure sono essenziali nella nostra vita e servono ad organizzare in maniera composta una società corretta ed educata consentendoci di vivere insieme e di non fracassarci il cranio a vicenda a colpi di cric, dall'altro le procedure
troppo complesse o inutili impediscono di evolverci e migliorare e soprattutto di comunicare tra noi. Che poi questo comunicare è la base per svolgere le due azioni precedenti.
Non si passa col rosso: è una procedura.
La pasta si butta quando l'acqua bolle: è un'altra procedura.
Semplice, intelligente e da imparare.
Per avere un giorno di ferie ricorda di verificare nella colonna di destra se il tuo responsabile abbia fornito la sua disponibilità o sia in stato sostitutivo e, in tal caso, inoltra la richiesta al vice. Ricorda che occorre comunicarlo almeno con sette giorni d'anticipo, anticipando la richiesta via emal mettendo in copia l'ufficio HR. Naturalmente inserisci l'identificativo del tuo badge e non scordare di verificare l'eventuale approvazione
che deve recare il bollino verde nella casella apposita all'interno della intranet aziendale. Qualora non compaia entro una data utile per il successivo reinoltro puoi sollecitarne la gestione avvisando via email il responsabile dell'ufficio del personale, le cui comunicazioni devono sempre essere inviate non alla posta personale, ma alla email del gestionale, usando un tono garbato ed evitando di tralasciare maiuscole o aggiungere faccine e poi al fine di evitare il respinto catatonico del cannone anionico reminescente la fotosintesi dell'eminente parascenico autofarfante che inibette l'aurico epistotelico ingefalico ausurdante incomparabilmente esecra l'opido deutentico inossifavrionico...
Questa non è una procedura: è una cazzata.