mercoledì 14 marzo 2012

Il paradosso del disoccupato e i venditori di aria fritta.





Ieri ho conosciuto una nuova realtà "lavorativa": le società di "outplacement".
Davanti ad un biglietto da visita con titoloni impronuciabili in inglese spesso accade che ad un nome particolarmente altisonante corrisponda un'attività "normale": un "business agent" è un venditore, un "security assistant" è il guardiano all'ingresso.
E' sminuente "lavorare" in italiano?
Tornando alle suddette società il loro ruolo, cito testualmente, "NON è quello di trovarLe un lavoro", ma aiutare a capire come comportarsi ad un colloquio, come stendere un bel curriculum, come presentarsi e cercare di scoprire cosa gradirebbe l'interlocutore, cosicchè ci si possa offrire nel migliore dei modi e spuntarla sopra agli altri pretendenti all'agognato posto di lavoro.
In sostanza degli esperti nel leccare il culo che ti insegnano ad usare la lingua prima ancora di essere assunto.
Il nome altisonante qui non dà origine ad un ruolo normale, ma ad uno vergognoso.
Questa sconcertante realtà ha avviato il pensierino che segue.
Nella mia esperienza lavorativa ho sostenuto decine di colloqui in aziende dai profili diversissimi. Dalla multinazionale col nome celebre, alla piccola realtà con pochi dipendenti. A volte mi hanno assunto, a volte no.
Cercando lavoro presso una società interinale, con la quale avevo già avuto rapporti in passato tutti ben fruttuosi, mi sono trovato di fronte ad una nuova "esperta selezionatrice" (così ella affermava di sè) mai conosciuta prima. Questa persona, vantandosi delle sue capacità, mi ha messo alla porta in meno di dieci minuti propinando teorie sulla mia presunta incapacità di "vendere me stesso" e fornendomi contestualmente dei gratuiti e preziosi consigli su come migliorare il mio atteggiamento propositivo per accedere in futuro a nuove occasioni d'impiego.
Sono andato in un'altra società interinale dove offrivano la medesima ricerca e sono stato assunto.
Grazie a questi "esperti selezionatori" che adducono a sè stessi il ruolo di giudice supremo con potere esecutivo, giudiziario e pure legislativo chi proprio non è capace di lavorare si è inventato il ruolo di "insegnante di leccaggio" e si fa pagare per consigliarti come farlo al meglio dando alla luce le società di outplacement.
Praticamente la ricerca del lavoro di uno ha dato impiego ad altri due: il selezionatore e l'esperto che ti aiuta a capire come fare colpo sul selezionatore.
Ne consegue che il disoccupato ricercando un impiego è di fatto il datore di lavoro di due nullafacenti. E, come tale, invito il governo a tassarlo come merita.

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