Primo giorno d'estate. Una calda che passerò in città a lavorare. Solo. Per soldi.
Chi non ha lavoro direbbe che non posso lamentarmi.
Ma questo è il mio blog e io mi lamento lo stesso. Perché lavoro per necessità e non per il piacere di fare. Perché non amo il mio lavoro, ma è solo un modo per sbarcare il lunario. Perché mi ruba tanto tempo che vorrei dedicare a mille altre attività che, ahimé, non rendono quattrini.
E a chi non lavora (ed io ci sono già passato più volte) ricordo che pagare i conti di fine mese allevia lo stress, ma non rende felici. Fare quello che ci piace rende felici. Uno stipendio non risolve tutti i propri guai. La vita non è una busta paga.
Felice estate a tutti!
ma quanti figli hai per beccarti 225 €?? :p
RispondiEliminaCaspita che attenzione per il dettaglio! Devi essere pignola mica da ridere! Beh, io la trovo una qualità finché non sfocia nella paranoia ;)
EliminaTuttavia quello non è il mio cedolino: l'ho recuperato in rete!
A me il mio lavoro piace, ma sento l'esigenza di crescere. Anche nello stipendio!
RispondiEliminaI soldi non fanno la felicità, ma di certo non fanno la tristezza e fanno parecchio comodo. Tuttavia consiglio di non anteporli mai a qualcosa che realmente potrebbe farti gioire.
RispondiEliminaEsempio lampante: hai un lavoro che ti piace e ti dà soddisfazione. Ti offrono un altro lavoro che non ti piace, ma che ti darebbe un salario più alto di 2/300 euro al mese. Non accettare: quei soldi non ti cambierebbero la vita, la noia del nuovo lavoro sì. E in peggio.