Qualche volta guardo le persone e mi
fermo a riflettere. Non tanto sennò rischio di fondere. Non per la
limitata potenza del mio cervello, ma per la quantità di idiozia
che vedo emergere dai comportamenti umani.
Uno dei tanti che mi indispettisce e mi
fa divertire maggiormente allo stesso tempo è la divinizzazione che
si opera a favore di alcune persone.
Ho letto, non ricordo dove, che secondo
uno studio effettuato dalla tale università (poco ci importa che sia
vero o falso) le persone più alte della media siano meglio
predisposte ai successi in campo professionale.
Ora il termine “predisposte” non è
assolutamente corretto: la predisposizione presuppone che il tal
individuo abbia una caratteristica talentuosa che lo aiuti ad emergere
in un determinato campo rispetto a chi ne sia privo. Ma i presunti
successi professionali degli spilungoni non dipendono dal loro
talento, bensì da qualche stupida reminiscenza atavica che induce i
normalmente alti a ritenere che un “gigante” sia più forte e
quindi più adatto a difendere la tribù e, in altre parole, a governarla.
Visto che la maggior parte di noi non
vive in tribù primitive sarebbe ora di ampliare la visione al mondo
di oggi e dimenticare queste paure ancestrali.
A mio modesto (si fa per dire) parere
le persone eccessivamente alte invece altro non hanno che dei difetti
genetici: c'è chi nasce menomato, chi cieco, chi nano e chi alto.
Gli alti non sono altro che dei nani al
contrario.
La cosa ridicola della società è che
mentre gli altri esempi da me citati ricevono un'attenzione
particolare, sia essa compassionevole o dispregiativa, gli alti
ricevono un elogio, un'ammirazione da parte del pubblico di misura standard, quasi a
desiderare di voler essere come loro. Eppure nella letteratura
fantastica da sempre nani e giganti sono visti come “nemici” o
comunque, siano essi buoni o cattivi, non come i "normali". Quindi un
nano può avere un'autorizzazione per parcheggiare nei posti
riservati ai disabili mentre una persona alta no. Eppure lo spilungone ha parecchi
problemi ad adattarsi ad un mondo creato per misure standard: non
entra in una utilitaria ed è costretto a comprare un'auto più
grande. La stessa non può essere cabrio, notoriamente più basse
delle berline. Entrare e uscire quando l'auto è parcheggiata di fianco ad un'altra crea parecchie difficoltà. Chi si trovasse a
sedere dietro lo spilungone in un viaggio capirebbe cosa prova una
sardina in scatola. Aerei, treni, case: sono tutti luoghi
difficilmente accessibili ai giganti, scomodi e opprimenti. Stipiti,
lampadari e lampade a muro sono pericolosi attentati alla loro
incolumità. Vestiti e scarpe sono un'altra angoscia di questi
handicappati: mai qualcosa che possa andar loro a pennello. Le donne
poi sono ancora più svantaggiate rispetto all'uomo soprattutto in campo amoroso:
non saranno mai viste come un dolce e gentile fiore da accudire e
amare, ma agli occhi dei "normali" risulteranno sempre delle regine amazzoni, indipendenti e
forti che non temono la solitudine, col risultato di attrarre solo
maschi in cerca di una bella topolona con cui far sesso e nulla di
più.
In buona sostanza invito i "normali" a
riflettere sull'osannare queste figure. Hanno già dei problemi, non
infieriamo facendoli sentire superiori: il delirio di onnipotenza è
il primo sintomo della follia.
PS. A chi pensa che io, persona di
altezza media, parli per invidia dico solo: se la fata Turchina
comparisse per regalarmi 5 cm non le chiederei di allungarmici
le gambe...
a me mora piacciono quelli più alti di me: c'entra na pippa lo so, ma fa nulla.
RispondiEliminapoi.
cazzo stai messo male orpo....
(questa me la sono permessa per il semplice fatto che tu prediligi le bionde)
Solo per quello?! ;D
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